Francesco era sdraiato a terra, nudo come un verme e
col cazzo duro come una pietra, con lo sguardo rivolto
verso l’alto ad ammirare con devozione la sua dea,
seduta su una sedia a gambe accavallate.
La padrona vestiva un corpetto in pelle, un perizoma
provocante e scarpe con un tacco vertiginoso che
stuzzicavano la fantasia del suo schiavo.
Con un movimento sensuale, la mistress si sfila
lentamente le mutandine ed apre leggermente le gambe
lasciando all’uomo il privilegio di poter osservare la sua
fighetta umida e profumata.
Dopo di che (sempre in modo sensuale) si tolse una alla
volta le scarpe.........